Febbraio, la caccia è chiusa. Ma riaprirà "il più presto possibile".

Natura: a qualcuno piace morta

Primo febbraio. Fa freddo più che mai, ma per i nostri amici selvatici c'è un motivo di sollievo: da oggi la caccia è chiusa. Loro forse non lo sanno, ma se ne accorgeranno.

Quello che sicuramente loro non sanno è che qualche giorno fa, il 28 gennaio, il Senato della Repubblica ha detto il proprio sì ad una legge destinata a scardinare quelle date certe del primo settembre e del 31 gennaio che finora in Italia hanno contenuto la stagione di caccia entro limiti temporali ragionevoli (anche se, per certi versi, già troppo generosi verso i cacciatori). Se la legge verrà approvata così com'è anche dalla Camera dei Deputati, questi limiti non ci saranno più: le Regioni saranno libere di allargare quanto vogliono il calendario venatorio. Saranno le Regioni a fissare le date, e la storia recente delle "deroghe" ci dice chiaramente in quale direzione eserciteranno i propri poteri.

E al danno al patrimonio faunistico bisognerà aggiungere quello monetario (che pagheremo tutti!), perché le procedure di infrazione da parte dell'Europa non potranno che aumentare.

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